La viscosa

La viscosa è una fibra tessile artificiale che presenta una particolare lucentezza serica, ragione per la quale viene anche definita “seta artificiale”.

La storia della sua produzione inizia nel 1845, anno in cui venne scoperto il primo composto solubile della cellulosa che aveva proprietà di essere ridotto in filamenti. Nel 1883-1884 il chimico francese conte Hilaire Bernigaud di Chardonnet presentò una domanda di brevetto per la “seta artificiale” che presentò all’Esposizione Internazionale di Parigi tenuta nel 1891. Negli anni successivi i chimici Charles Cross, Edward Bevan e Clayton Beadle brevettarono il processo industriale di produzione della viscosa in Inghilterra dopo aver scoperto che, trattando il cotone con soda caustica e solfuro di carbonio si otteneva una massa giallognola piuttosto densa (viscosa), che poteva essere estrusa in fibre attraverso un apposito procedimento.

La viscosa (o rayon) fu creata per rispondere alla richiesta di un tessuto simile alla seta ma più economico. Viene prodotta a partire dalla polpa di legno degli alberi (come anche dal cotone, dalla paglia ecc.), in particolar modo dal legno di eucalipto, pino e faggio che dopo l’eliminazione della corteccia viene sminuzzato in frammenti. Successivamente vengono eliminate le resine e le altre impurità. La cellulosa così ottenuta viene ridotta allo stato liquido, con una soluzione di soda caustica e arricchita con solfuro di carbonio si trasforma poi in xantogenato di cellulosa, in un secondo tempo disciolto sempre con l’ausilio di soda caustica. La soluzione colloidale viene estrusa e i filamenti che si ottengono dalla filiera formano il filo singolo che viene roccato sulla macchina da filatura. In seguito la rocca viene caricata in candra per il lavaggio e successivamente il filo lavato e asciugato su appositi cilindri a vapore risulta pronto per le lavorazioni tessili.